Si è chiuso con 89 partecipanti il contest video “Arts of Italy”, voluto da OVS in collaborazione con Fondazione Ente dello Spettacolo (FEdS) per promuovere il linguaggio filmico come strumento attraverso cui i giovani possano scoprire le ricchezze culturali piccole e grandi d’Italia. Una partecipazione inaspettata che sottolinea l’interesse e la profondità di questo progetto.
I filmati in concorso sono in questi giorni all’esame di una giuria d’eccellenza, presieduta da Davide Rampello e composta da Achille Bonito Oliva, Mimmo Calopresti, Gaetano Pesce, Gianfranco Pannone. I giurati si riuniranno giovedì 21 luglio per decretare i primi 10 classificati a cui saranno assegnati i premi annunciati nel contest ospitato sulla piattaforma Zooppa.com.
Nei giorni della 73° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia nello spazio della Fondazione Ente dello Spettacolo sarà proiettato il film del contest: un “racconto dei racconti” per la regia di Giorgio Pasotti realizzato con i video che hanno partecipato al concorso. Nell’occasione saranno proiettati i primi tre video classificati alla presenza di alcuni giurati e dei videomaker che li hanno realizzati.
«Siamo piacevolmente sorpresi – commenta don Davide Milani, presidente della FEdS – dall’alto numero di partecipanti e dalla qualità eterogenea dei filmati: in alcuni è evidente uno sguardo acuto supportato da una tecnica amatoriale, mentre molti sono di livello professionale». La maggior parte dei filmati non racconta una singola opera, ma una città o un quartiere: «È un elemento interessante – rileva Milani -, come se i giovani (che immaginiamo come la maggior parte dei partecipanti) sentano come “propria” la relazione con un ambiente in cui vivono, più che isolare il dettaglio di un singolo luogo».
Tanti videomaker hanno scelto il flashback come tecnica per raccontare un legame con un luogo che dura fin dall’infanzia e prosegue nell’età adulta; altri hanno utilizzato la danza come linguaggio artistico per raccontare il legame all’opera d’arte. Dai video in concorso emerge un forte legame con il territorio, come se un bene potesse diventare patrimonio culturale, specie quando entra nell’esperienza e nella vita delle persone.
Ne risulta una rappresentazione di tutta Italia, da Roma – la città più presente - a Milano, Torino, Napoli, Bari, Catania, Cagliari, fino alle città d’arte toscane Arezzo e Firenze. Tutte viste con occhio insolito e con l’obiettivo di portare al centro dell’attenzione bellezze spesso conosciute solo dai locali: come ad esempio le antiche mura di Ripatransone (AP), il borgo di Caltabellotta (Ag), il monastero delle orsoline di Calvi dell’Umbria, il piccolo comune di Garessio (Cn), la Marrana di Montemarcello (Sp), a testimonianza del patrimonio artistico italiano diffuso sul territorio. C’è anche chi ha scelto di rappresentare un quartiere che di artistico ha ben poco, ma il cui valore si ritrova nella comunità di persone che lo abitano, come ad esempio il comasco quartiere Como Borghi.