Principali indicatori di performance
Nella
tabella
sono
esposti
i
risultati
rettificati
al
fine
di
rappresentare
l’andamento
gestionale
del
Gruppo
al
netto
di
eventi
non
ricorrenti
e
non
afferenti
alla
gestione
caratteristica,
nonché
degli
effetti
derivati
dall’applicazione
del
principio
contabile
internazionale IFRS 16.
Nell’esercizio
2021
i
risultati
sono
rettificati
principalmente
per
la
depurazione
degli
impatti
legati
all’IFRS
16.
In
particolare,
per
quanto
concerne
gli
impatti
derivanti
dall’IFRS
16
si
rilevano:
(i)
199,3
milioni
di
Euro
sull’EBITDA
per
riflettere
i
canoni
d’affitto
al
netto,
principalmente,
dell’impatto
relativo
alle
rinegoziazioni,
attivate
a
seguito
della
pandemia,
di
competenza
dell’esercizio,
(ii)
51,9
milioni
di
Euro
di
maggiori
costi
netti
sull’EBIT
in
seguito
allo
storno
degli
ammortamenti
per
147,3
milioni
di
Euro,
e
(iii)
5,2
milioni
di
Euro
di
maggiori
costi
netti
sul
Risultato
dell’esercizio
Reported
per
effetto
dello
storno
di
43,4
milioni
di
Euro
riferibili
agli
oneri
finanziari
netti
e
3,3
milioni
di
Euro
di
minori
imposte.
Infine,
(iv)
la
posizione
finanziaria
netta
è
rettificata
per
964,0
milioni
di
Euro di minori passività.
L’EBITDA
dell’esercizio
2021
risulta
inoltre
rettificato
per:
(i)
2,5
milioni
di
Euro
di
differenze
cambio
positive
nette
per
copertura
a
termine
su
acquisti
di
merci
in
valuta,
riclassificate
da
“Oneri
e
(Proventi)
finanziari
netti”
alla
voce
“Acquisti
di
materie
prime,
di
consumo
e
merci”;
(ii)
6,6
milioni
di
Euro
relativi
principalmente
a
spese
straordinarie
direttamente
riferibili
all’emergenza
COVID-
19; (iii) 1,2 milioni di Euro di costi riferibili ai piani di stock option (costi non-cash) e (iv) altri costi netti one-off meno significativi.
Altri
elementi
di
rettifica
che
hanno
impattato
l’EBIT
ed
il
risultato
prima
delle
imposte
sono
relativi
a:
(i)
costi
legati
all’ammortamento
di
beni
intangibili
emersi
per
effetto
di
purchase
price
allocation
(PPA)
di
passate
business
combination
per
8,5
milioni
di
Euro,
e
(ii)
proventi
finanziari
rettificati
per
18,5
milioni
di
Euro
relativi
principalmente
a
differenze
cambio
da
valutazione
delle
poste
in
valuta
anche
rispetto
agli
strumenti
derivati
forward
e
da
differenze
cambio
realizzate
(quest’ultime
riclassificate
alla
voce “Acquisti di materie prime, di consumo e merci”).
Infine
il
Risultato
dell’esercizio
Rettificato
risente
delle
imposte
ricalcolate
a
seguito
dei
menzionati
aggiustamenti,
comportando
minori oneri per 3,7 milioni di Euro.
Nel
2020
i
risultati
erano
rettificati
principalmente
per
la
depurazione
degli
impatti
legati
all’IFRS
16
e
da
quelli
derivanti
dal
riallineamento
delle
insegne
OVS
e
Upim.
In
particolare,
per
quanto
concerne
gli
impatti
derivanti
dall’IFRS
16
si
rilevavano:
(i)
147,6
milioni
di
Euro
sull’EBITDA
per
riflettere
i
canoni
d’affitto
al
netto,
principalmente,
dell’impatto
relativo
alle
rinegoziazioni
attivate
a
seguito
della
pandemia
contrattualizzate
o
in
formalizzazione
successivamente
alla
data
del
31
gennaio
2021,
(ii)
8,4
milioni
di
Euro
di
minori
costi
netti
sull’EBIT
in
seguito
allo
storno
degli
ammortamenti
per
139,3
milioni
di
Euro,
e
(iii)
30,7
milioni
di
Euro
di
minori
costi
netti
sul
Risultato
del
periodo
Reported
per
effetto
dello
storno
di
46,8
milioni
di
Euro
riferibili
agli
oneri
finanziari
netti
e
7,8
milioni
di
Euro
di
maggiori
imposte.
Infine,
(iv)
la
posizione
finanziaria
netta
era
rettificata
per
905,3
milioni
di
Euro di minori passività.
Per
quanto
concerne
invece
il
riallineamento
integrale
delle
"Insegne"
(OVS
e
Upim)
per
un
importo
complessivo
di
371,4
milioni
di
euro
(come
previsto
dall’art.
110,
co.
8-bis,
del
D.L.
104/2020),
il
risultato
netto
reported
era
rettificato
per
95,1
milioni
di
Euro
di
minori ricavi per effetto del rilascio delle differite passive nette.
L’EBITDA
del
2020
risultava
inoltre
rettificato
principalmente
per:
(i)
0,7
milioni
di
Euro
di
un
premio
straordinario
one-off
concesso
a
un
partner
estero;
(ii)
1,2
milioni
di
Euro
di
differenze
cambio
positive
nette
per
copertura
a
termine
su
acquisti
di
merci
in
valuta